Cade l'ultima balla della Destra sul salario minimo: "Non fa abbassare gli stipendi"

18.08.2023

"Non è successo in nessuno dei grandi Paesi europei dove è stato adottato, a partire da Francia e Germania: se ne parla solo in Italia": parola dell'economista Ocse Andrea Garnero, che venerdì 18 agosto ha spiegato a Repubblica come l'introduzione di un salario minimo legale non produca alcun abbassamento degli stipendi, argomentazione più volte utilizzata dalla premier Giorgia Meloni e da numerosi membri di governo e maggioranza per ricacciare la proposta di legge delle opposizioni.

Al contrario, in uno studio Garnero ha dimostrato come l'introduzione di una soglia minima fissata per legge sotto cui nessun Ccnl deve scendere (9 euro l'ora quella indicata dalla pdl di M5S, Pd, Azione, Avs e +Europa, che domenica 13 agosto hanno lanciato una raccolta firme a sostegno che ha già raccolto quasi 300mila sottoscrizioni) provocherebbe effetti positivi anche sulle retribuzioni più alte, con effetti diversi nei vari Paesi considerati: Usa, Francia, Germania e Regno Unito.

"In Francia - ha spiegato ancora l'economista a Rep - l'effetto aggregato è più ampio perché il salario minimo è alto e indicizzato all'inflazione e la contrattazione gioca un ruolo molto importante. L'effetto è minore invece negli Stati Uniti, dove il salario minimo è decisamente più basso e non c'è praticamente contrattazione collettiva. In Germania il salario minimo coesiste senza problemi con una contrattazione forte".

Sempre al quotidiano romano ha parlato il giuslavorista Valerio De Stefano, secondo cui "i livelli retributivi sono protetti dall'articolo 36 della Costituzione". Pertanto, "sostenere che un salario minimo legale abbassa le retribuzioni di chi sta sopra la soglia è un'assurdità. Non c'è alcuna evidenza che lo dimostri. Ci sono paletti all'inviolabilità delle retribuzioni: un giudice non farebbe mai passare una decurtazione, ad esempio del 30%, dall'oggi al domani".

Tornando alla Germania, dove il 1° ottobre 2022 è stato portato da 10,45 a 12 euro l'ora, l'anno prossimo il salario minimo dovrebbe aumentare di altri 41 centesimi (12,41 euro), per poi salire ulteriormente a 12,82 euro nel 2025. Cifre che, però, i sindacati considerano insufficienti. In Italia, secondo l'Istat, con un salario minimo fissato a 9 euro lordi l'ora 3,6 milioni di lavoratori avrebbero un aumento annuo medio di 804 euro. Ma per Meloni & Co. non s'ha da fare.

Twitter: @GiorgioVelardi

© 2023 Giorgio Velardi. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia