Così la riforma del Rdc spalanca le porte a un nuovo esercito di poveri da lavoro

21.04.2023

A pag. 21 della bozza di riforma con cui il governo si prepara a cancellare definitivamente il Reddito di cittadinanza, sostituendolo con misure diverse a seconda dello status del percettore, è scritto che "il beneficiario della Garanzia per l'Inclusione, attivabile al lavoro, preso in carico dai servizi per il lavoro competenti, è tenuto ad accettare un'offerta di lavoro che abbia le seguenti caratteristiche: a) si riferisce a un rapporto di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato, anche in somministrazione, di durata non inferiore a un mese; b) si riferisce a un rapporto di lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al sessanta per cento dell'orario a tempo pieno; c) la retribuzione non è inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81".

Tradotto: se è in grado di lavorare, un beneficiario della cosiddetta Garanzia per l'inclusione deve accettare una proposta che gli viene fatta e che rispetti tali requisiti, pena la perdita del sussidio. Concentriamoci sul terzo punto: la retribuzione - dice l'art. 9 - non può essere inferiore a quella dei Ccnl, siano essi nazionali, territoriali o aziendali. Fin qui nulla di strano.

Ma facciamo un esempio concreto: il contratto della vigilanza privata, che, a causa di un minimo salariale di appena 4,60 euro lordi l'ora, è stato recentemente oggetto di un pronunciamento del Tribunale di Milano che ha definito quella paga "non dignitosa", in quanto viola le previsioni dell'art. 36 della Costituzione. 4,60 euro l'ora per 160 ore di lavoro mensili significa, per una lavoratrice o un lavoratore di quel comparto, "portare a casa" a fine mese 736 euro lordi: una cifra al di sotto della soglia di povertà.

Attenzione: stiamo parlando di un Ccnl che è non ascrivibile alla categoria di quelli "pirata", perché sottoscritto da alcune delle principali sigle sindacali. Un contratto, ed una paga, che un percettore del "nuovo" Rdc ideato da questo governo sarà ora costretto ad accettare.

Una prospettiva che spalanca le porte a un nuovo esercito di poveri da lavoro.

Twitter: @GiorgioVelardi

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