I giovani non vogliono più fare gli stagionali? Falso. Tutti i dati

"Fannulloni", "divanisti", "choosy": sono solo alcuni dei termini spregiativi usati per definire (e attaccare) i nostri giovani. In questi anni, mentre una certa classe politica ed imprenditoriale ha pensato più a scagliarsi contro di loro che ad altro, l'8% di essi, presa la laurea, è andato a lavorare all'estero dove vengono pagati circa il 42% in più rispetto all'Italia.
Da un po' di tempo a questa parte, poi, con l'avvento del periodo estivo il refrain è sempre lo stesso: le nostre ragazze e i nostri ragazzi non vogliono più fare gli stagionali.
Una narrazione che, complice la gran cassa di una certa stampa (di area facilmente identificabile), ha permeato l'immaginario collettivo. Ma, come spesso capita, basterebbe consultare i dati ufficiali per scoprire che si tratta di una panzana. Nel caso specifico, sono ancora una volta i numeri dell'Inps a disegnare una realtà totalmente diversa.
Fra il 2018 e il 2022, contrariamente a ciò che si vuol far credere, nel nostro Paese il numero di contratti stagionali è sensibilmente cresciuto, passando da 654.498 a 1.018.089.
Qual è la percentuale di giovani che negli ultimi anni ha svolto questo tipo di lavori?
Vediamolo nel dettaglio:
- 2019: il 37,7% degli stagionali assunti erano under 29 (297.404 su 788.524)
- 2020: il 35,8% degli stagionali assunti erano under 29 (235.802 su 657.867)
- 2021: il 38,2% degli stagionali assunti erano under 29 (353.656 su 924.229)
- 2022: il 38,6% degli stagionali assunti erano under 29 (393.307 su 1.018.089)
Arrivederci alla prossima puntata.
Twitter: @GiorgioVelardi