Il segreto per trovare lavoratori? Pagarli di più (incredibile, ma vero)

Non mettetevi a ridere, ma è proprio così: da uno studio dell'Etui, il centro studi della Confederazione europea dei sindacati, è emerso come la carenza di manodopera che sta riguardando non solo l'Italia ma tutta Europa (ne avevamo parlato qui il 19 febbraio) sia colpa di stipendi troppo bassi rispetto all'attuale costo della vita e di peggiori condizioni di lavoro.

La conclusione a cui è giunta la ricerca è che "quei settori in cui la carenza di manodopera è aumentata maggiormente dal 2019 al 2022 tendevano a offrire condizioni di lavoro generalmente peggiori". A pagare il prezzo più alto di tale situazione sono i lavoratori meno qualificati: "Le carenze di manodopera sono più elevate nei settori e nei profili che non richiedono necessariamente competenze più elevate". Come noto, l'Italia è l'unico Paese europeo in cui, fra il 1990 e il 2020, i salari sono diminuiti: -2,9%. Lo scorso anno, sempre da noi, il divario prezzi-salari è stato del 7,6%: il valore più elevato dal 2001.

A tal proposito, sempre per lo European trade union Institute, in metà degli Stati membri dell'Ue nel 2022 "i salari reali sono diminuiti nonostante il fatto che i profitti reali siano aumentati".

"È ora che i politici europei smettano di girare intorno al motivo della nostra carenza di manodopera e mandino un messaggio altrettanto chiaro ai datori di lavoro" ha dichiarato la segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati Esther Lynch. "L'Ue - ha aggiunto Lynch - dovrebbe anche seguire gli Stati Uniti nel subordinare i finanziamenti pubblici per le aziende all'impegno a pagare salari dignitosi, fornire condizioni eque e migliorare le competenze dei lavoratori insieme a un chiaro obbligo in materia di contrattazione collettiva".

In Italia, magari, si potrebbe cominciare smettendo di prendersela esclusivamente con il Reddito di cittadinanza…

Twitter: @GiorgioVelardi