Meglio il Rdc del lavoro nei campi? I numeri smontano l'ultima bufala contro il sussidio

In un comparto come l'agricoltura, dove nel 2021, secondo il VI Rapporto dell'Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil, 230mila lavoratori (un quarto dell'intera forza lavoro) sono stati vittime di sfruttamento, il problema è - indovinate un po'? - il Reddito di cittadinanza.
"Coloro che possono lavorare vanno messi in condizione di capire che non è svilente lavorare in agricoltura o nell'allevamento. Lo dico a tutti quelli che pensano di poter stare sul divano a ricevere il reddito di cittadinanza, perché secondo loro quello nei campi è un lavoro indegno da consegnare solo a nuovi schiavi provenienti da fuori" ha dichiarato domenica 2 aprile 2023, al Vinitaly, il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida (FdI).
Ma davvero i beneficiari del Rdc "schifano" il lavoro nei campi al punto da preferire l'ormai famosissimo divano? La risposta, anche stavolta, è no.
Dai numeri dell'Inps emerge, infatti, che lo scorso anno sono stati assunti 890.652 operai agricoli: di questi, 91.772 appartenevano a nuclei che avevano percepito o percepivano il Reddito di cittadinanza. Parliamo del 10,3% del totale, una percentuale non risibile.
Diceva Goethe: "Hanno detto che le cifre governano il mondo. Può darsi. Ma sono certo che le cifre ci mostrano se è governato bene o male". Null'altro da aggiungere.
Twitter: @GiorgioVelardi