Referendum: domani e lunedì si vota. Ecco per cosa e come

07.06.2025

Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, gli italiani sono chiamati a votare su 5 referendum abrogativi. Per essere validi, deve recarsi alle urne almeno il 50% + 1 degli aventi diritto. Seggi aperti domani dalle 7 alle 23 e dopodomani dalle 7 alle 15. Per votare servono un documento di identità e la tessera elettorale.

Di seguito, spieghiamo per cosa e come si vota.

QUESITO 1: LICENZIAMENTI ILLEGITTIMI

Di cosa parliamo: delle tutele in caso di licenziamento illegittimo.

Come funziona oggi: se un lavoratore assunto dopo il 7 marzo 2015 - data di entrata in vigore del decreto sul contratto a tutele crescenti - viene licenziato e dimostra che il licenziamento è illegittimo, ha diritto a un risarcimento economico dal datore di lavoro, ma non al reintegro in azienda.

Votando sì: oltre al risarcimento, il lavoratore può chiedere il reintegro in azienda.

Votando no: le cose restano come oggi.

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QUESITO 2: LE TUTELE NELLE PICCOLE IMPRESE

Di cosa parliamo: delle tutele in caso di licenziamento illegittimo delle persone che lavorano in piccole aziende con massimo 15 dipendenti (sono circa il 95% delle imprese in Italia).

Come funziona oggi: in caso di licenziamento illegittimo esiste un tetto massimo di sei mensilità al risarcimento economico che un lavoratore può ricevere.

Votando sì: viene eliminato il tetto massimo al risarcimento e la somma viene stabilita dai giudici caso per caso.

Votando no: le cose restano come oggi.

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QUESITO 3: LE NORME DEI CONTRATTI A TERMINE

Di cosa parliamo: delle norme che permettono al datore di lavoro di usare i contratti a termine senza particolari motivazioni.

Come funziona oggi: un datore di lavoro può assumere dei dipendenti con contratti a termine fino a un anno senza indicare uno specifico motivo.

Votando sì: i datori di lavoro sono obbligati a indicare il motivo per cui stipulano un contratto a tempo determinato, in base a regole previste dai contratti collettivi firmati dai sindacati.

Votando no: le cose restano come oggi.

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QUESITO 4: LA RESPONSABILITÀ DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO

Di cosa parliamo: di sicurezza sul lavoro, di imprese appaltatrici e subappaltatrici.

Come funziona oggi: in caso di infortunio sul lavoro, l'azienda che ha appaltato il lavoro (committente) a un'altra azienda (appaltatrice) non è responsabile per le mancanze dell'appaltatrice in materia di sicurezza.

Votando sì: in caso di infortunio sul lavoro, potrà essere considerata responsabile anche l'azienda committente.

Votando no: le cose restano come oggi.

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QUESITO 5: LE REGOLE PER CHIEDERE LA CITTADINANZA ITALIANA

Di cosa parliamo: dei tempi di residenza necessari per concedere la cittadinanza ai cittadini maggiorenni non-UE.

Come funziona oggi: i cittadini non-UE maggiorenni che studiano e lavorano legalmente in Italia devono risiedere nel nostro paese per almeno 10 anni consecutivi, prima di poter richiedere la cittadinanza italiana. 

Votando sì: gli anni di residenza necessari scendono da 10 a 5, la metà di quelli previsti oggi.

Votando no: le cose restano come oggi.

Fonte: Will Media

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